La chirurgia che ci aspetta: rapida e mini-invasiva e sicura come un farmaco – Paola Mariano, La Stampa

La Stampa

Paola Mariano della Stampa ha intervistato Arnold van de Laar, chirurgo e autore di Sotto i ferri.

L’argomento dell’intervista? Ovviamente la chirurgia, e nello specifico quella del futuro. Ma che cosa hanno in comune i chirughi di oggi e quelli del passato? «Spero che i chirurghi di allora avessero a cuore la salute dei pazienti come noi oggi» risponde Van de Laar, «anche se i risultati erano terribili: oltre un paziente su tre moriva per l’intervento, mentre oggi non più di uno su cento. […] Ieri come oggi il chirurgo è “uomo che cura con le mani”: la chirurgia è ancora un lavoro manuale. Tuttavia in passato il chirrugo operava prevalentemente sugli arti, solo su pazienti svegli, con metodi spesso più mortali della malattia che stava trattando. […] Oggi operiamo addome o vasi saguigni, ossa o polmoni, fino alla testa. Si tratta di pazienti sotto anestesia e le parole d’ordine sono: calma, intelligenza e controllo.»

A questo link l’intervista completa.

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