«Il rais girava con una scorta di amazzoni, dormiva sotto una tenda e stuprava minorenni. Il presidente riceveva in una stanza piena di tigri impagliate da lui stesso cacciate. L’amministratore delegato pretendeva che tutte le auto nel parcheggio aziendale fossero dello stesso colore e frantumò con una mazza da golf il parabrezza dell’unica non omologata. Qualcuno lo sussurrava: “Questo qui mi pare picchiatello”. L’affermazione, oltreché rischiosa per l’incolumità o la carriera, non trovava consenso. Il potere (come il successo e la ricchezza) sana e trasfigura. Quel che in uno sarebbe un sintomo inquietante e univoco, in un notabile è un forte tratto della personalità, uno degli aspetti eccentrici che l’hanno reso unico e vincente. Noi vediamo, sappiamo, ma ci lasciamo convincere del contrario, concedendo il beneficio del dubbio e il danno della rielezione. Verrà la storiografia a sancire quel che era evidente. Eppure è già venuto qualcuno a dirci, con un libro, che il re non è nudo, è psicopatico. Davvero? Che sia questa la ragione per cui metteva al senato la sua cavalla, consultava le astrologhe prima di quotarsi in borsa, pretendeva che il summit si tenesse all’alba e tutti si presentassero in calzini?
Grazie a Jon Ronson per aver scritto Psicopatici al potere (Codice Edizioni). Almeno adesso non si potrà dire che nessuno se ne era accorto. Ronson è conosciuto per aver scritto L’uomo che fissa le capre (da cui un film con George Clooney) e svariati reportage sull’universo dei complottisti. L’interesse per gli psicopatici gli è nato dal sospetto che lo stessero cercando, che fossero intorno a lui, che lui stesso fosse uno di loro. Il titolo originale The Psycopath test, è meno forte. Quello della traduzione italiana va dritto al punto: questa categoria ci governa».
Gabriele Romagnoli, la Repubblica
Alcuni accademici hanno ricevuto un pacchetto con un libro misterioso e una serie di strani messaggi. Per Jon Ronson, giornalista esperto di squilibrati e lunatici, contattato per investigare sulla vicenda, è un invito a nozze. Nel suo viaggio, condotto sul confine labile tra normalità e psicopatia, Ronson incontrerà criminal profilers, un manager americano celebre per essere uno dei più spietati tagliatori di teste, l’ex comandante degli squadroni della morte di Haiti, un famoso psicologo e un agente dei servizi segreti inglesi diventato cospirazionista nonché messia autoproclamato. E scoprirà non solo che il mondo a quanto pare è governato da una manciata di psicopatici travestiti da carismatici leader, ma che quel confine è una definizione di comodo, uno strumento nelle mani del potente e ricchissimo “business della follia”.
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