Il lato invisibile delle esplorazioni – Giulia Negri, montagna.tv

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Sul sito dedicato al mondo della montagna e dell’alpinismo montagna.tv, Giulia Negri firma una recensione di In alto e al gelo, di Vanessa Heggie. Un saggio che «ci porta a scoprire i lati più nascosti delle esplorazioni estreme», scrive la giornalista.
«Il libro – prosegue Negri – analizza moltissimi aspetti degli studi effettuati prima e durante le spedizioni, sottolineando punti di vista tutt’altro che scontati.» Per esempio, «leggendo, si scopre che, da un punto di vista obiettivo, il corpo delle donne sembra molto più adatto allesplorazione in ambienti freddi rispetto a quello degli uomini, non solo a causa del grasso corporeo, ma anche della barba, che ha creato non pochi problemi in diverse ricerche.»
In alto e al gelo rivela diverse curiosità tutt’altro che scontate riguardo gli sviluppi che la ricerca ha compiuto nelle esplorazioni in ambienti estremi nel corso dei secoli. Per esempio, «potremmo pensare che un abisso ci separi da quelle esplorazioni, eppure, da un punto di vista tecnico, secondo Mike Stroud, esploratore e medico britannico, lunica grande differenza tra una spedizione del 2011 e una del 1911 sarebbe il cibo. Molto interessanti tutte le considerazioni sul tema, essendo esso un elemento fondamentale e complicato per le spedizioni: non si trattava solo di carburante per gli sforzi fisici, ma anche di un grande stimolo psicologico.»

A questo link l’articolo completo.

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