Il futuro perfetto di Steven Berlin Johnson

Wired

«“Il Futuro perfetto è frutto della collaborazione. Ed è anche una chiave affascinante per un progresso differente”. Questo il succo del messaggio di Steven Berlin Johnson al Wired Next Fest. Il giornalista americano esperto in nuove tecnologie si definisce personalmente “padre di tre figli, marito di una moglie, co-fondatore di tre siti e autore di otto libri”. Nell’ultimo che ha pubblicato , Un futuro perfetto. Il progresso ai tempi di Internet (Codice Edizioni), guarda non tanto a Internet come a uno strumento di sviluppo, di potenza comunicativa e di democratizzazione, ma piuttosto ne esplora la creazione e la natura intrinseca.

Tutto ruota attorno ai peer network: reti di pari all’interno delle quali le persone collaborano amplificando il modello stesso del World Wide Web, composto da nodi intersecati tra loro e tutti in qualche modo collegati. Il potenziale di queste strutture sarebbe enorme e in grado modificare alla base le architetture politiche, economiche e sociali tradizionali rendendole più liquide e decentralizzate. Un cambiamento che secondo l’autore è già cominciato. “Nel mondo dell’informazione per esempio. Se anni fa mi avessero detto che la più grande e accurata enciclopedia del mondo sarebbe nata dalla somma dei singoli contributi degli utenti non ci avrei creduto. Eppure oggi Wikipedia è realtà”».

Marco Cosenza, Wired (per continuare a leggere, clicca QUI).

 

Steven Johnson - Un futuro perfettoUn futuro perfetto è il ritratto di una nuova visione del mondo, in totale rottura con le categorie tradizionali del pensiero liberale o conservatore. Steven Johnson propone un modello di sviluppo basato sulle ‘peer network’, le reti di pari capaci di trasformare ogni settore economico e politico in una realtà decentralizzata e partecipata, dai governi locali ai movimenti di protesta, dal giornalismo ai nuovi modelli di assistenza sanitaria. Johnson esplora questa idea di progresso narrando una serie di vicende affascinanti, tra cui la progettazione del sistema ferroviario francese, la battaglia contro la malnutrizione in Vietnam o i curiosi “eventi dello sciroppo d’acero” e del servizio 311 a New York. In un momento storico delicato, in cui il sistema politico appare irrimediabilmente intasato di vecchie idee, Un futuro perfetto dimostra che il progresso non solo è ancora possibile, ma può assumere nuove forme.