Nell’era digitale, se leggete Il libro dei numeri su e-reader «venite mandati a fanculo, perché il suo autore ama la carta».
Nell’era del digitale, il libro di Joshua Cohen rivendica la «superiorità di ciò che non è virtuale, per 745 pagine racconta di come è vivere nell’era digitale, ne racconta il suo avvento e il suo dominio, ne traccia la storia più puntuale e anche la più avversa».
Nel gioco di doppi (e tripli) del Libro dei numeri, «per lo scrittore che racconta una vita non sua poi tutto si complicherà all’infinito. Avere a che fare (intimamente e segretamente) con il creatore di Google, Facebook o Amazon (scegliete voi) gli costa un viaggio inatteso in una spy story che si svolge in tutto il mondo e termina nei suoi confini, tra Varanasi e Goa. E gli fa vivere, non per conto terzi, un’Odissea che è un grande contenitore di religioni (ebraismo certo, ma pervasiva è la declinazione buddista della spiritualità californiana), storia (il biblico Libro dei Numeri scorre nei 40 anni anagrafici dei protagonisti e nei 40 dell’avvento del figitale), amore, memoria. Più umano di così».