In occasione della
Giornata della Terra,
Il Fatto Quotidiano dedica un’analisi alle strategie di contrasto al cambiamento climatico nel mondo e in Italia.
Luisiana Gaita si rivolge ad
Antonello Pasini, fisico climatologo del CNR e autore di
L’equazione dei disastri, per una descrizione del quadro italiano.
«Pianificare non è il nostro forte, in Italia si lavora quasi sempre sull’emergenza, facendo aumentare anche i costi» commenta l’autore. L’azione tuttavia è necessaria, perché ogni anno il cambiamento climatico causa danni ingentissimi all’agricoltura della nostra penisola, senza contare quelli per il dissesto idrogeologico. «Piana del Salento e delle Murge sono aree a rischio desertificazione – spiega Pasini – tanto che prima o poi si dovrà pensare di piantare gli ulivi in altura o al Nord, ma lo spostamento va pianificato con 30 anni di anticipo, perché tanto ci mette la pianta a dare i suoi frutti.»
Inoltre, prosegue Pasini «le città sono estremamente fragili davanti alle alluvioni e agli eventi estremi che aumentano la loro violenza perché c’è più energia in atmosfera. Un fenomeno alimentato dal riscaldamento dei mari». Non a caso,
L’equazione dei disastri dedica un’attenzione particolare al caso di Venezia, che rischia la distruzione per via di questi fenomeni.