A Sportello Italia, in onda su RAI Radio1, Massimo Cerofolini intervista Emanuela Griglié. Insieme parlano di Per soli uomini, il libro di cui è coautrice insieme a Guido Romeo.
«Gli algoritmi, che tanti benefici danno alla nostra vita, di fatto continuano a ripetere sempre gli stessi pregiudizi» sintetizza Cerofolini. «Perché sono scritti principalmente da uomini e sulla base di dati degli anni scorsi, in cui le donne avevano più difficoltà».
«Perciò una donna avrà meno possibilità di avere un mutuo assegnato o un posto di lavoro, perché vengono sfavorite da questi software». L’elenco dei casi di discriminazione è lungo: dagli smartphone ai giubbotti antiproiettile, fino ai medicinali salvavita. «Sono tutti oggetti di uso comune, che però vengono disegnati e prodotti a partire da mani maschili» prosegue il conduttore di Sportello Italia. «Tutto questo mondo così poco raccontato è oggetto di un bellissimo libro: Per soli uomini».
L’esempio più drammatico di questa disparità è quello della carenza di test sui medicinali. Infatti, commenta Emanuela Griglié, «ancora non c’è una legge che obblighi le case farmaceutiche a testare i farmaci sia su femmine che su maschi».