Dal frisbee al cubo di Rubik

Il Messaggero

«Sapevate che il frisbee è nato in una pasticceria del Connecticut? Non che nella Frisbie Pie di Bridgeport si sfornassero dischi volanti. Ma le teglie circolari delle crostate preparate per le mense scolastiche volavano come astronavi, tra una lezione e l’altra: gli studenti le lanciavano dopo aver divorato anche l’ultima briciola di torta sfidandosi in una gara senza nome. Warren Franscioni e Walter Morrison, nel 1948, osservando quei lanci ebbero un’intuizione alla Steve Jobs, si chiusero in garage per trasformare un contenitore di latta per dolci in un giocattolo capace di sfruttare la differenza di pressione dell’aria e quindi di decollare. Lo zucchero e la fisica: tutta qui la storia di questo disco di plastica».

L’articolo di Maria Lombardi, uscito stamattina sul Messaggero (potete leggerlo QUI), dedicato a La scienza dal giocattolaio di Davide Coero Borga.

 

Davide Coero Borga - La scienza dal giocattolaio