In diretta su RAI Radio3 Scienza Marco Motta intervista Emanuela Griglié e Guido Romeo per una puntata dedicata al gap gender e al loro libro, Per soli uomini. Si tratta «smantellare l’impalcatura dei dati su cui è costruita la conoscenza che governa il mondo contemporaneo» afferma Motta.
«Un’impalcatura idealmente costruita attorno alla figura del “maschio standard”», che sta però rivelando tutti i suoi limiti. Dalla medicina all’urbanistica, dal design alla formazione scientifica: sono moltissimi gli ambiti in cui la donna è “dimenticata”. Anche la radio, costruita e tarata sulle voci maschili, soffre di questo «vizio originale». Una tara tecnologica, che discriminava le voci acute, ha finito col diffondere un pregiudizio sulle voci femminili che fatica a scomparire.
Anche se ci si sta muovendo verso una maggiore parità, resta da verificare quanto sia effettivamente profonda e reale questa transizione, si chiedono gli autori di Per soli uomini. L’introduzione di un’«innovazione di genere» afferma Romeo, può rappresentare un grande passo in avanti per la società. «Ti complichi molto la vita, perché hai dei parametri diversi, ma fai dei prodotti molto migliori».
È importante inoltre «dare anche una visibilità diversa alla popolazione femminile» afferma Emanuela Griglié. Ad esempio «intitolando più vie, più strade, più monumenti anche alle donne della Storia e della contemporaneità». Sono molti gli spunti di riflessione offerti da Per soli uomini, conclude il conduttore di Radio3 Scienza, «anche in termini di soluzioni».