Sul sito di letteratura Pulplibri Fabio Malagnini recensisce Febbre di Ling Ma.
C’è chi l’ha definitita “apocalyptic office novel” perché richiama The Walking Dead e The Office, ma per Malagnini Febbre, che «alterna un arco di narrazione densamente introspettivo con il più classico genere “fine del mondo”, si svela una formidabile parabola sull’identità e sulla sua evoluzione nel soggetto umano, al di là dei vincoli parentali, di genere, lavorativi che lo hanno plasmato. Giustamente, Severance (questo il titolo originale del romanzo) non è passato inosservato nelle playlist letterarie, vincendo lo scorso anno il Kirkus Prize e finendo tra le altre cose tra i New York Times Notable Book del 2018».
In una New York che segue il flop di Occupy Wall Street, «la natura imprevedibile del morbo inizia a rivelare i suoi trigger, i primi sintomi si manifestano più spesso correlati alla nostalgia per l’identità precedente e all’impossibilità di immaginare un futuro diverso dal condizionamento ricevuto. Candace Chen, una giovane donna incinta senza una hometown e senza radici, sembra apparentemente immune. E potrebbe anche farcela».
A questo link la recensione completa.