Antonello Pasini, fisico climatologo del Cnr e autore de
L’equazione dei disastri, è ospite di una puntata del programma di
Rai Radio3,
Tutta la città ne parla, dedicato all’alluvione che ha colpito la Germania.
«In realtà è un quadro che noi climatologi ci stiamo facendo ormai da decenni – spiega l’autore ai microfoni di Radio3. I nostro modelli “vedono” fenomeni di questo tipo per i prossimi decenni, per i prossimi secoli, se continuerà l’andamento di aumento dei gas serra.» E prosegue: «noi lo attribuiamo o meno al cambiamento climatico, in quale percentuale è più difficile da dire. Però ci sono stati anche studi recentissimi: c’è un gruppo che si occupa di attribuzione di questi eventi estremi al cambiamento climatico oppure no, che ha visto come, per esempio, in epoca pre-industriale quello che è successo in Canada sarebbe stato praticamente impossibile. Mentre con un grado in più di temperatura media è stato possibile, se andiamo a due-tre gradi in più diventerà più probabile.»
Anche il Mediterraneo rappresenta un hot spot, a causa dell’influenza dei caldi anticicloni africani. «Ma quando l’anticiclone africano si ritira, arrivano le correnti fredde da Nord. E quando queste correnti incontrano un’aria calda-umida preesistente, un territorio caldo e soprattutto un Mar Mediterraneo molto caldo, succedono questi disastri» aggiunge il climatologo. In conclusione, «si tratta di fare una transizione energetica ed ecologica epocale, quindi bisogna spingere sui nostri politici affinché mettano in cima alla loro agenda questi problemi qua.»