All’interno dello speciale podcast La scimmia nuda legge di Rai Radio 3 Francesca Buoninconti legge e commenta alcuni estratti di Sotto i ferri di Arnold van de Laar.
Tra gli interventi celebri raccontati in Sotto i ferri e ricordati nella trasmissione, quello mancato di Giovanni Battista Lulli (o Jean-Baptiste Lully). Il compositore di corte di Luigi XIV a Versailles, battendo il tempo con un bastone, sabato 4 gennaio 1687 ebbe un fastidioso infortunio sul lavoro che, settantasette giorni più tardi, gli costò la vita. Lulli usava battere con foga con quell’enorme bastone per dare il tem-po del basso continuo, richiamando ogni tanto l’attenzione dei musicisti con un colpo violento sul pavimento. In una di quelle occasioni si colpì accidentalmente all’alluce. Non è dato sapere se il maestro riuscisse a stringere i denti o se invece gridasse di dolore. Né se l’incidente venisse notato dai musicisti che magari scoppiarono a ridere, oppure passò inosservato, coperto dalla musica. Forse la prova generale del Te Deum, fu interrotta e il maestro venne portato via urlante di dolore. In ogni caso la rappresentazione dell’8 gennaio ebbe luogo regolarmente, alla presenza di Lulli, e fu un grande successo. Alla fine fu visto zoppicare verso la sua carrozza e nei giorni seguenti il suo alluce si infettò. Gli venne la febbre e la moglie chiamò il medico, il dottor Alliot, che suggerì di amputare l’alluce per evitare la gangrena, ma Lulli rifiutò. L’infezione allora si diffuse lentamente dall’alluce al piede e dal piede alla gamba.