«In Metà della Terra propongo di affidare alla natura metà della superficie della Terra, poiché solo così possiamo sperare di salvare l’immensità delle forme di vita che la compongono. Descriverò la straordinaria mescolanza di istinto animale e genio sociale e culturale che ha portato la nostra specie e tutte le altre su una traiettoria potenzialmente disastrosa. Abbiamo bisogno di una comprensione di noi stessi e di tutte le altre forme di vita molto più profonda di quella offerta finora dalle discipline umanistiche e dalla scienza. Faremmo bene a trovare al più presto il modo di uscire dalla palude malsana della fede religiosa dogmatica e del pensiero filosofico inetto in cui continuiamo a vagare. A meno che l’umanità non acquisisca una conoscenza molto maggiore della biodiversità globale e non si muova rapidamente per proteggerla, perderemo presto la maggior parte delle specie che compongono la vita sulla Terra. La mia proposta offre una prima soluzione di emergenza proporzionata alla grandezza del problema: sono convinto che soltanto destinando a riserva metà del pianeta, o una parte maggiore, possiamo salvare la parte viva dell’ambiente e raggiungere la stabilizzazione richiesta per la nostra stessa sopravvivenza».