Sulla presenza della tecnologia nelle nostre vite è stato già scritto molto. Questa formula però, sostengono Ayesha e Parag Khanna, non descrive appieno la portata di questo fenomeno e i suoi effetti dirompenti: la civilizzazione umano-tecnologica in corso ha raggiunto infatti un livello tale da diventare anche un processo strategico che agisce su scala mondiale, e che sta ridisegnando le mappe del potere economico e delle reciproche influenze tra le nazioni e i continenti.
Assistiamo insomma alla nascita di un nuovo equilibrio geopolitico, in cui il ruolo di uno Stato all’interno della competizione globale è ormai definito più dal livello di innovazione tecnologica che non dalla potenza militare o economica.
Stiamo entrando in un’età ibrida, dove il rapporto uomo-macchina non sara più solamente una semplice co-abitazione, ma una vera e propria co-evoluzione.