Lehrer – Pillole d’amore #5

«La collaboratrice di Watson in questi esperimenti era una giovane specializzanda di nome Rosalie Rayner. Nel corso della ricerca, John e Rosalie ebbero un’appassionata storia d’amore. La corrispondenza tra Watson e Rayner era infarcita di linguaggio comportamentista, un goffo tentativo di descrivere le loro emozioni in termini “oggettivi”: «Ogni cellula che possiedo è tua individualmente e collettivamente» scriveva lui, «le mie reazioni totali sono positive e rivolte a te. Così come ogni singola reazione del cuore».

Jonah Lehrer, Sull’Amore

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