– Nuove uscite –
Saggistica: La fine delle voglie di Mark Schatzker
Dal 4 ottobre in libreria e in e-book La fine delle voglie di Mark Schatzker.
Riportiamo uno stralcio di un articolo oggi in home page di Repubblica:
«615 nuovi poveri in più ogni giorno, taglio brusco delle stime sulla crescita dell’economia e dei consumi per il 2103. Disagio sociale raddoppiato. Altissimo numero di ore sul posto di lavoro, ma una produttività che non tiene il passo di quella francese o tedesca. I numeri presentati da Confcommercio dipingono un Paese che fatica ad uscire dalla morsa della crisi e la cui popolazione è sempre più colpita dalla ristrettezza economica. Dal rapporto emergono anche quelli che sono i ritardi ormai storici dell’Italia, quale il deficit di produttività che porta gli italiani a lavorare molto più di altri vicini europei, che restano però distanti in quanto a “efficacia” e – appunto – produttività.
Il primo dato allarmante riguarda la situazione economica delle famiglie. Secondo Confcommercio il numero di persone “assolutamente povere” quest’anno in Italia supererà quota 4 milioni. Nel 2013 si supererà ampiamente i 3,5 milioni “certificati” ufficialmente dall’Istat per il 2011, pari a oltre il 6% della popolazione, contro il 3,9% registrato nel 2006. Il dato, con una previsione massima di 4,2 milioni di poveri totali, è contenuto nel Misery index Confcommercio (MiC), il nuovo indicatore macroeconomico mensile di disagio sociale. Secondo i dati presentati a Cernobbio, sul lago di Como, Confcommercio sottolinea che “l’Italia in cinque anni ha prodotto circa 615 nuovi poveri al giorno, con quest’area di disagio grave che è destinata a crescere ancora, e di molto”».
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Per approfondire questo tema: I nuovi poveri. Politiche per le disuguaglianze, di Chiara Saraceno e Pierluigi Dovis.
Le politiche di divaricazione sociale degli ultimi anni e la recente crisi finanziaria hanno portato alla povertà fasce di popolazione fino a ieri abituate a una vita dignitosa. Sono i cosiddetti “nuovi poveri”, persone che appartengono e testimoniano un’ampia zona grigia dove la mancanza di denaro significa anche insicurezza, precarietà e fragilità relazionale. Pierluigi Dovis ci regala il ritratto vivo e sentito di Torino (ma potrebbe essere una qualsiasi metropoli italiana), la città in cui ogni giorno lavora a contatto con le forme, vecchie e nuove, di disagio. Il saggio di Chiara Saraceno allarga invece la prospettiva, e la riflessione, a livello nazionale ed europeo. Insieme, gli autori conducono il lettore in un viaggio attraverso una povertà invisibile, che investe famiglie e giovani che incontriamo ogni giorno, senza riconoscerli, per le strade del nostro quartiere o per le scale del condominio, una povertà che porta con sé nuovi pericoli, l’esclusione sociale e la rottura del principio e del diritto di cittadinanza democratica.