Albert Camus filosofo del futuro

Oggi cade il 98° anniversario dalla nascita di Albert Camus, illustre romanziere, filosofo e drammaturgo francese, insignito nel 1957 del premio Nobel per la letteratura e che ancora oggi è uno degli scrittori più letti al mondo, grazie a capolavori come Lo straniero e La peste.

Però, Camus, oltre che romanziere, è stato anche un grande filosofo, padre dell’esistenzialismo ateo novecentesco, insieme a Jean-Paul Sartre, con il quale entrò in polemica e arrivò alla rottura dopo la pubblicazione del capolavoro, L’uomo in rivolta.

In Albert Camus filosofo del futuro, Paolo Flores d’Arcais ricorda proprio il Camus filosofo che con la sua meditazione mossa dalla domanda: “L’uomo può, da solo e senza il soccorso dell’eterno, creare i suoi valori?” ha costituito una “filosofia per il futuro” al tempo stesso rigorosa e libertaria, capace di superare le secche del pensiero ermeneutico post-moderno.

“L’uomo è l’unica creatura che rifiuti di essere quello che è”.

“Uccidere Dio e costruire una Chiesa, questo il movimento costante e contraddittorio della rivolta”.

Albert Camus