Speciale Natale – Grandi Maestri: Luca Cavalli Sforza

Luca Cavalli Sforza, autorità di assoluto spicco internazionale nel campo della diversità genetica, è professore emerito presso l’Università di Stanford (di cui ha diretto il Dipartimento di Genetica) e socio dell’Accademia dei Lincei.
L’aspetto più importante del suo lavoro è la coniugazione dei meccanismi genetici con i dati storico-culturali, specialmente linguistici. Oltre a numerosi articoli su riviste specializzate e quotidiani, Luigi Luca Cavalli Sforza ha pubblicato libri di grande diffusione, fra cui: La Scienza della Felicità (Mondadori, 1997), Razza o pregiudizio? (Einaudi, 1996), Geni, Popoli e Lingue (Adelphi, 1996).

Con Codice Edizioni ha pubblicato L’evoluzione della cultura. Proposte concrete per studi futuri.

«Quello di Cavalli Sforza è un affascinante affresco dell’innovazione e della conservazione culturale alternativo alle ricostruzioni incentrate esclusivamente sulla selezione genica, con conseguenze di grande rilievo per i nostri modi di concepire le differenze culturali, la presunta esistenza di “razze” umane, le culture nazionali e le loro relazioni».

Non di Luca Cavalli Sforza, ma su Luca Cavalli Sforza, abbiamo poi pubblicato Ancora una volta ero io il curioso:

«Nei pressi della base scientifica di La Maboké avevamo trovato una scimmietta di circa due mesi, molto probabilmente orfana. Mi aveva seguito per un po’, e alla fine si era lasciata prendere in braccio. L’avevo portata a casa, tenuta con me e nutrita. La chiamai Boukoko, dal nome del villaggio in cui l’avevamo vista la prima volta. Ingenuamente ero determinato a portarla con me in Italia, ma una volta in aeroporto mi resi conto di quanto sarebbe stato complicato ottenere i permessi necessari. Fu così che a malincuore dovetti restituire Boukoko a un amico africano».
(Da Ancora una volta ero io il curioso. I viaggi di Luca Cavalli Sforza, di Elisa Frisaldi)