Un libro dal timbro violaceo, un libro che cambia forma a ogni pagina

Doppiozero

«L’ultimo libro di Emanuele Coco, Il circo elettrico delle sirene, cambia forma ad ogni pagina. Si inizia con una narrazione mitologica, due pagine dopo il testo si trasforma in una ricostruzione storica, poi si passa alla filologia e all’interpretazione, più avanti ti trovi a sognare nel mezzo di una favola, una virata improvvisa e hai dinanzi uno scritto erudito, qualche riga più in là siamo nel bel mezzo di un romanzo d’amore. Così descritta sembrerebbe una scrittura spezzata, schizofrenica, discontinua ma non è così, perché l’intero volume è percorso da un’immagine altamente simbolica che costringe il lettore a non disperdersi fra le molte narrazioni: questa presenza, che emerge dalla profondità dell’immaginario umano, è la Sirena. Che abbia una lunga coda da pesce o degli artigli da uccello è lei l’oggetto del desiderio di questo libro. Viene cercata tra i mari mitologici dell’Odissea, appollaiata pericolosamente fra gli scogli; oppure nei chiostri e nelle biblioteche di silenziosi monasteri medievali; nei primi studi di zoologia, dove le sirene si svestono del mito per diventare goffe donne-tricheco nelle acque degli esploratori, dall’altra parte del mondo.

Lungo il percorso un timbro violaceo sottende le parole di Coco: è la malinconia che accompagna la sua storia. Perché le Sirene non sono che proiezioni del nostro sentire, sanno ogni cosa di noi perché sono parte di noi. “Si sbagliavano i filosofi del passato. Le Sirene non sono frivolezze. Semmai sono la vita stessa. La voce simbolica dell’esistenza, tutto il suo carico di promesse, speranze, realtà e illusioni”».

Claudia Zunino, Doppiozero (per continuare a leggere, clicca QUI).

 

Emanuele Coco - Il circo elettrico delle sireneUn racconto d’amore? Un viaggio nel mito? Un’indagine tra i desideri reconditi del nostro Io? Il circo elettrico delle sirene è tutto questo insieme. Una storia ironica e commovente che ci svela segreti (un po’ terribili, un po’ divertenti) sulle signore del mare, e verità (un po’ romantiche, un po’ imbarazzanti) sui nostri bisogni più intimi.