Innamorati di tutto ciò è tecnica, empatizziamo più con uno smartphone che con le persone reali. Ma è così che la tecnica cambia noi stessi e la nostra psicologia (siamo tecno-dipendenti e tecno-conformisti). Sempre più connessi, ma (appunto) sempre più soli. Abbiamo perduto il senso dell’intimità; e insicuri nelle relazioni umane e affettive cerchiamo una compensazione emotiva (sposeremmo un robot) in quelle veicolate dalla tecnica, Sherry Turkle appartiene alla (fortunatamente) crescente schiera dei critici della Rete. Da leggere.