Niente paura, il futuro è rosa

La Repubblica

«La scienza è bella perché ci fa stare meglio di quando si stava peggio. Sembra un’ovvietà, ma non lo è: secondo una diffusa opinione il progresso tecnico-scientifico si è rivelato una fregatura, l’era contemporanea è una delle peggiori della storia e insomma -come afferma il noto detto- si stava meglio quando si stava peggio, in un passato più semplice e bucolico. A smentire questa tesi è tra gli altri Matt Ridley, giornalista dell’Economist e autore di Un ottimista razionale (Codice Edizioni), il libro che presenterà al Festival della Scienza di Genova (QUI tutti i dettagli sulla presentazione, ndr).

Davvero la scienza ci ha dato un mondo migliore?
Sotto qualunque aspetto il mondo di oggi è migliore di ogni altra era. La gente vive più a lungo, subisce meno violenza, soffre meno malattie, mangia di più, respira aria più pulita, riceve un’istruzione migliore, è più felice. Ci sono le statistiche a dimostrarlo, la mortalità infantile a livello mondiale è scesa del 70 per cento rispetto a quando sono nato io e la povertà estrema è stata quasi eliminata.

Respiriamo aria più pulita nell’era del cambiamento climatico?
Immaginate che aria si respirava a Londra cento o duecento anni fa e sarete contenti dei progressi fatti.

Ma come essere ottimisti in un pianeta con troppa gente, poche risorse e una superpotenza emergente non democratica come la Cina?
Non tutto è perfetto e il mondo può essere migliorato, ma è già meglio di com’era e migliorerà ancora. La crescita demografica in realtà è rallentata e si fermerà intorno a metà secolo. L’idea che le risorse alimentari ed energetiche stiano per finire è un mito: ci serve il 65 per cento di terra in meno per produrre la stessa quantità di cibo di 50 anni fa, avremo gas e petrolio ancora abbastanza a lungo per sviluppare un nucleare pulito, energie verdi e reinventarne altre. E c’è un trend generale verso la democrazia, non verso la dittatura, inclusa la Cina, certo più liberale oggi che al tempo di Mao».

Enrico Franceschini, La Repubblica (per continuare a leggere, scarica il PDF a lato).

 

Matt Ridley - Un ottimista razionaleNel bel mezzo della peggior crisi economica di sempre, Matt Ridley ci spiazza con un libro che non solo prevede, ma addirittura assicura un futuro di ricchezza e prosperità. Da diecimila anni a oggi, e in particolar modo negli ultimi due secoli, il benessere dell’uomo è aumentato a ritmo crescente. Reddito pro-capite, aspettativa media di vita, disponibilità di beni e risorse; in un mondo certo non perfetto ma migliore di quanto pensiamo, il trend a livello globale è innegabilmente positivo, ed è la prova che la Storia spinge sempre in una direzione. Proprio per questo, spiega l’ottimista razionale Ridley, non esistono ricette per un futuro migliore. L’invito che ci viene rivolto è di continuare a fare ciò che l’umanità ha sempre fatto per arrivare dov’è: scambiare idee, creare, innovare, migliorare.

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