A chi non piacciono i panda? Buffi, maldestri, paffuti e (apparentemente) innocui, questi animali sono tra le star di internet e sono anche il simbolo delle tante specie che purtroppo rischiano l’estinzione. Ma dietro il panda c’è di più: la sua storia e la sua evoluzione a sono a dir poco misteriose e contraddittorie. Come mai questo orso – sì, è un orso – è vegetariano? Perché quell’improbabile pelliccia bianca e nera? Come spiegare la presenza di un secondo pollice? E perché quell’ossessione per il bambù, cibo che tra l’altro digerisce malissimo? Il panda è diventato un simbolo di resilienza e di lotta per la sopravvivenza. Eppure, se comparato agli altri animali, pare essere privo di ciò che gli serve: male equipaggiato, male adattato, sembra sempre sull’orlo dell’estinzione. E allora com’è che è arrivato fino a qui? Ce lo spiega in La resilienza del panda il biologo Cyrille Barrette, in questo saggio divertente senza perdere profondità scientifica, chiaro e magnificamente scritto.
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