"Scienza, morte e tecnologia nel mondo di James Bond" Kathryn Harkup
Kathryn Harkup

Scienza, morte e tecnologia nel mondo di James Bond

Traduzione di Davide Fassio
Varia · Chimica · Fisica · Medicina
Pubblicazione: 5 luglio 2023
Euro: 25,00
Pagine: 320
ISBN: 9791254500750

L’universo di James Bond, a partire dal primo libro fino alla conclusione dell’ultimo ciclo di film, con No Time to Die, pullula di tecnologia e scienza. Nella finzione, Ian Fleming prima e produttori e sceneggiatori poi si sono sempre concessi qualche libertà a scopo di intrattenimento; ma vi siete mai chiesti dov’è il confine tra credibilità e ridicolo? È vero che alcune trovate rasentano il comico, come l’uniforme antiproiettile in Zona pericolo o il Rolex di Bond, così pieno di gadget (tra cui un generatore di impulsi elettromagnetici) che sarebbe impossibile da indossare senza slogarsi il polso. Spesso però, suggerisce Kathryn Harkup nel suo libro, le domande che ci siamo posti una volta usciti dal cinema o chiuso un libro, hanno risposte tutt’altro che scontate, e gli autori non di rado si sono spaventati dell’effettiva attuabilità di alcune invenzioni. Si può costruire davvero un covo nelle profondità di un vulcano o nello spazio? Le armi che abbiamo visto in mano a James Bond e ai suoi nemici sono state davvero sviluppate? I nanobot che abbiamo visto nell’ultimo film esistono davvero? E se volessimo davvero conquistare il mondo, cosa sarebbe meglio usare? Armi batteriologiche, bombe o veleni micidiali? In 25 brevi capitoli Harkup regala al lettore una piccola ma esaustiva enciclopedia del mondo scientifico di 007.

Una piccola ma esaustiva enciclopedia del mondo scientifico di 007.

«Il mondo di James Bond è una fantasia piena di megalomani esagerati, buchi nella trama così grossi che ci passerebbe la superpetroliera di Stromberg e automobili talmente accessoriate che dovrebbero essere inguidabili. Tuttavia, senza riferimenti alla vita reale, senza dettagli autentici, si ridurrebbe a un’assurda parodia di sé stesso. Le avventure di James Bond procedono volutamente a ritmo serrato, per cui è solo quando posiamo il romanzo o usciamo dal cinema che abbiamo la possibilità di riprendere fiato e riflettere su ciò che è appena successo. Questo libro è un’estensione di quelle riflessioni, delle conversazioni fatte dopo aver visto i film, ed è scritto dal punto di vista di una scienziata con la passione per James Bond.»