copertina del libro "Rapsodia marziana" di Silvia Kuna Ballero
Silvia Kuna Ballero

Rapsodia marziana

Prefazione di Luca Perri
Astrofisica · Astronomia · Storia della scienza · Tecnologia
Pubblicazione: 09/04/2025
Euro: 21,00
Pagine: 328
ISBN: 9791254500736

Cosa succederà se un giorno l’umanità dovesse davvero insediarsi su Marte? La domanda si colloca in un futuro talmente indeterminato che ogni speculazione è lecita. Una cosa però è certa. Il percorso che ci porterà a mettere piede su Marte dovrà fare i conti con una voluminosa eredità: il caleidoscopio di mondi letterari e cinematografici che hanno preso vita sul pianeta rosso, e che si sono modificati in risposta alle conoscenze acquisite, ma anche al mutare delle condizioni storiche e al sorgere di nuove (o vecchie) ideologie. Da simbolo di guerra e vitalità, Marte ha rappresentato una frontiera sconosciuta, uno spazio per la realizzazione di utopie e distopie, un luogo d’origine di invasioni più o meno minacciose e un’allegoria della diversità e della conflittualità; e oggi viene pubblicizzato come una via di fuga dalla crisi ecologica o un piano di emergenza per sottrarsi all’estinzione. Rapsodia marziana mostra come, ancora oggi, non sia possibile comprendere la retorica dell’esplorazione spaziale senza fare riferimento al Marte immaginato da scrittori, registi e saggisti di ogni tempo, le cui opere possono guidarci in un futuro dove rischiano di ripetersi le stesse dinamiche di degrado, sfruttamento e inquinamento dalle quali vogliamo scappare.

«Cos’è Marte? Un pianeta, certo, ma anche un orizzonte da raggiungere, che appare talvolta vicino e talvolta lontanissimo. È una possibile futura casa per l’umanità. Sicuramente una fonte di ispirazione per scienza e fantascienza. E, per quanto arrugginito, è da sempre uno straordinario specchio per la nostra società, le nostre ambizioni e i nostri sogni.» Luca Perri

«Ciò che ha reso Marte un mondo così vivo, nonostante sia disabitato, è proprio la varietà di significati che gli abbiamo attribuito, proiettandoci ciascuno un pezzo di sé, e fintanto che se ne starà lì a debita distanza, ciascuno potrà continuare a vederci ciò che vuole. Il problema verrà dopo.» Silvia Kuna Ballero