Ellinor ha trentasei anni, frequenta una specie di fight club locale ed è appena uscita da una relazione tormentata. Online conosce Calisto Rondas, un bizzarro e misterioso critico letterario svedese che possiede l’unica copia dell’ultimo libro di Max Lamas, un manoscritto che Ellinor però darà alle fiamme dopo una notte a dir poco movimentata.
Lamas è uno scrittore alla deriva, personale e professionale. Ama le lingue straniere e le donne, ed è alla ricerca dell’anima gemella, l’amante perfetta, ma come Ellinor non riesce a sfuggire alla propria solitudine. Le sue peregrinazioni letterarie lo porteranno in Italia, dove sedurrà la nonna di Lucrezia Larini Stemmi, giovane e disincantata rampolla di una famiglia aristocratica in rovina e terza voce narrante degli Amanti poliglotti.
Il ritratto di Matilde Larini, l’«ultima marchesa italiana», che viene commissionato a Lamas da un noto quotidiano italiano, diventerà un libro che alla fine unirà in modo imprevedibile i destini sconnessi dei personaggi di questo romanzo di Lina Wolff.