Il Cambriano della robotica > 29.10.2013 «All’inizio del Cambriano, tra i 543 e i 538 milioni di anni fa, la vita sulla Terra -o meglio negli oceani- produce un’esplosione di nuove specie: un ventaglio di freaks […]
L’inferno? L’umanità scollegata e un immenso cimitero di iPhone morti > 29.08.2013 «Un tempo l’incubo più cool era il dopobomba. C’era una guerra atomica e ai funghi atomici seguivano piogge fosforescenti, un silenzio da film di zombie, nubi di polvere e di […]
Pensiamo a cent’anni fa, moltiplichiamo per un miliardo > 06.05.2013 «Tifare per le Brigate rosse, come molti facevano quarant’anni fa, non era bello ma non era nemmeno come fare parte delle Brigate rosse e scannare senza pietà i lacchè del […]
Il mondo nuovo del professor Kaku (giugno 2012) > 04.06.2012 Le Scienze recensisce Fisica del futuro di Michio Kaku; uno sguardo gettato su un futuro sempre più vicino, che si sta scrivendo oggi nei laboratori di tutto il mondo. Raccogliendo le esperienze fatte sul campo, durante le visite ai centri di ricerca più avanzati e con le interviste ai ricercatori di tutto il mondo, Kaku si esercita nell’arte più scivolosa, quella del futurologo. Da fisico delle stringhe, si è fatto le ossa a immaginare scenari che sfidano il senso comune, e sembra non temere il rischio di essere smentito dall’evoluzione della scienza nei prossimi cento anni.
Fidatevi, nel 2100 saremo così (aprile 2012) > 11.04.2012 “Il Secolo XIX” intervista il fisico americano Michio Kaku che, nel suo nuovo libro Fisica del futuro, traccia uno scenario emozionante dei prossimi 100 anni tramite l’esplorazione di quelle tecnologie – oggi in piena fase di sviluppo e realizzazione – in grado di cambiare radicalmente, da qui al 2100, la nostra vita. Secondo Kaku entro il 2030 potremmo visualizzare immagini e dati direttamente sui nostri occhi grazie a lenti a contatto speciali, salire su auto che si guidano da sole e indossare vestiti in grado di inviare provvidenziali SOS. E questo sarà solo l’inizio: potremmo saper leggere nel pensiero, spostare gli oggetti con la mente, parlare qualsiasi lingua grazie a un traduttore universale, eseguire ogni mattina uno screening corporeo per capire il nostro stato di salute, e infine sostituire i nostri organi vecchi e malati con altri nuovi ed efficienti.
Come sarà il futuro (1 aprile 2012) > 02.04.2012 Su La Lettura del Corriere della Sera uno speciale sul “futuro”, su come le trame dei migliori romanzi di fantascienza spesso siano superati dalla realtà, al di là di tutti gli spunti creativi e narrativi che possano essere messi in gioco da bravi romanzieri. Michio Kaku con la Fisica del Futuro e le sue 300 interviste a scienziati e futurologi disegna un domani (tra cento anni) ricco di suggestioni e sorprese, partendo da idee e concetti che però fanno già parte del nostro presente, della nostra vita di tutti i giorni.
Michio Kaku viaggia nel futuro e racconta il nostro domani (20 marzo 2012) > 28.03.2012 Nel suo nuovo libro, “Fisica del futuro”, Michio Kaku ci accompagna per mano fra i possibili scenari del nostro futuro prossimo, con fantasia narrativa, ma anche con la solidità della conoscenza degli elementi scientifici sui quali il nostro domani sta per germogliare, e in alcuni casi è già un concreto presente.
Tecnottimisti, l’esercito web che sa pensare positivo (marzo 2012) > 19.03.2012 Un articolo di Federico Rampini, che partendo da un virgolettato di Michio Kaku, ci racconta le tecnologie del futuro e perché bisogna essere tecnottimisti. “Entro otto anni non esisterà più il computer perché al suo posto avremo milioni di microchip diffusi nell’ambiente in cui viviamo: nelle auto e negli elettrodomestici, nei mobili di casa, nei vestiti, nel nostro corpo. I nostri nipoti avranno poteri analoghi a quelli delle divinità dell’antica Grecia. Il cancro sarà sconfitto dai microchip, i sensori nella toilette di casa raccoglieranno campioni di urine, feci e sangue, e l’analisi del Dna consentirà la prevenzione del tumore con dieci anni di anticipo. Internet lo vedremo proiettato sulle nostre lenti a contatto: un batter di ciglia e consulteremo Wikipedia. Allo stesso modo diventeremo poliglotti istantanei, grazie a traduttori automatici online che ci appariranno sulle lenti a contatto potremmo dialogare in mandarino arabo o russo senza averli studiati”.