Mormorio > di Will Eaves Liberamente ispirato alla tragica vita di Alan Turing, il genio matematico che decifrò i messaggi in codice dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale e che è considerato uno dei […]
Leavitt – Turing, l’uomo che non era una macchina da aggiustare di Elisabetta Reguitti, Il Fatto Quotidiano > 02.08.2017 «Una biografia che diventa un manuale – semplificato e non semplicistico – al linguaggio e ragionamento matematico alla base del dispositivo creato dallo stesso Turing». Quando un libro racconta una […]
L’uomo che sapeva troppo (ed. 2016) > di David Leavitt Pensatore sregolato e rivoluzionario, matematico geniale in grado di decifrare, durante la Seconda guerra mondiale, i messaggi della famigerata macchina Enigma, usata dalla Germania nazista; soprattutto profeta dell’intelligenza articiale, da lui teorizzata già negli anni Trenta quando non era stato ancora creato il primo computer. Ma anche uomo insicuro, solitario e tormentato, etichettato come soggetto pericoloso per la sicurezza dello Stato proprio a causa del suo contributo durante la guerra, poi arrestato e processato con l’accusa di aver commesso atti osceni con un altro uomo. Fino al tragico epilogo del suicidio, per alcuni avvenuto in circostanze misteriose e poco chiare, a soli quarantuno anni. Difficile non restare affascinati dalla figura di Alan Turing. Difficile, a maggior ragione, se a raccontarne la storia straordinaria è David Leavitt, indiscusso maestro della letteratura americana.
Cosa significa davvero l’esperimento sul test di Turing – di Fabio Chiusi > 10.06.2014 «Sì, una macchina ha per la prima volta superato il test di Turing. Ma siamo proprio sicuri sia “una storica pietra miliare per l’intelligenza artificiale” o addirittura per “la storia […]
Supercomputer supera il Test di Turing: è primato > 09.06.2014 «I computer possono pensare? La domanda è alla base di uno dei più intrigranti e controversi snodi dell’evoluzione delle tecnologie delle macchine e il principio su cui si fonda, il […]
Ciò che merita Alan Turing > 17.12.2012 «Alan Turing, il decrittatore del codice Enigma condannato in quanto omosessuale nel 1952, dovrebbe ricevere una “grazia postuma”, sostengono il professor Stephen Hawking e altri importanti scienziati. In una lettera […]
George Dyson, l’Huckleberry Finn cresciuto dall’ex segretaria di Albert Einstein > 14.12.2012 Abbiamo tradotto per voi un articolo uscito sul sito web della University of Victoria (Canada), che festeggia quest’anno il suo cinquantenario con tre lezioni speciali tenute da George Dyson, Anne […]
La cattedrale di Turing > di George Dyson «È possibile inventare una singola macchina che possa essere usata per calcolare qualunque successione calcolabile». Con queste parole Alan Turing, il leggendario matematico che riuscì a decrittare il codice Enigma dei nazisti, immaginò nel 1936 l’esistenza di quello che per noi oggi è un oggetto più che quotidiano: il computer. Quasi vent’anni dopo, nel 1953, un gruppo di fisici e ingegneri, guidati dal genio e dalla determinazione di John von Neumann, diede forma alla profetica intuizione di Turing e costruì a Princeton il primo calcolatore programmabile, dedicato inizialmente ai calcoli balistici per l’industria militare. Con una potenza di calcolo di appena 5 kilobyte – la stessa che oggi serve a malapena a muovere il cursore sui nostri schermi – von Neumann e i suoi mossero i primi passi nel neonato universo digitale. E il mondo non sarebbe mai più stato lo stesso.
Uomini e macchine, tutti nella stessa infosfera > 11.09.2012 «Il 7 giugno 1954 moriva, in circostanze tragiche, Alan Turing, il matematico inglese considerato uno dei padri dell’informatica. Non aveva ancora compiuto quarantadue anni. A lui si devono, oltre al […]
Il frutto avvelenato della conoscenza non invecchia mai > 29.06.2012 Il 27 giugno, cioè ieri, Tommaso Pincio ha pubblicato sul suo blog personale, tommasopincio.net, un bellissimo post intitolato “Il tempo delle mele”. Il pezzo traccia una critica del libro di Leavitt, evidenziando gli aspetti più oscuri e controversi della vita, e soprattutto della morte, di Alan Turing (qui il ritratto che ne abbiamo fatto la settimana scorsa, in occasione del centenario della sua nascita e della ristampa del libro).
“L’uomo che sapeva troppo”, ristampa in occasione del centenario della nascita di Alan Turing > 21.06.2012 “Su internet circola una voce secondo la quale la mela del logo della Apple sarebbe un riferimento a Turing. La compagnia nega qualsiasi collegamento; la sua mela, sostiene, allude a Newton. Ma allora perché ne manca un morso?” Il morso mancante di cui parla David Leavitt ne L’uomo che sapeva troppo fa riferimento a una di quelle storie che basterebbero da sole per riempire un intero libro, ed è la conclusione tragica della vita di Alan Turing, di cui ricorre il 23 giugno, il centenario della nascita.
[La Repubblica – L’uomo che sapeva troppo – febbraio 2012] > 13.02.2012 La mela mangiata della Apple dedicata ad Alan Turing, alla sua morte simbolica: tributo del più innovativo dei geni (Steve Jobs) al suo ideale predecessore. poco importa a questo punto se sia effettivamente così: voce del popolo della Reta, voce esemplare. Una tra le tante leggende, che si impastano con la verità: giustamente indistinguibili, ineffabili e inverificabili. Verità che si mischiano con le fantasie (invenzioni, a loro modo): l’assoluto perfetto sacrosanto per un matematico, che stinge nell’indefinito magma di sapere internettiano. Come è logico che accada a chi il web ha contribuito a fondarlo. Mito e leggenda e tanta storia. Da sollecitare scrittori come David Leavitt, che gli ha dedicato una struggente biografia dal titolo L’uomo che sapeva troppo.
L’uomo che sapeva troppo (ed. 2007) > di David Leavitt Difficile non restare affascinati dalla figura di Alan Turing. Pensatore sregolato e rivoluzionario, matematico geniale in grado di violare durante la seconda guerra mondiale il famigerato codice Enigma, utilizzato dalla […]